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La città curdo-siriana di Kobane sta per cadere. In queste ultime settimane i combattenti curdi hanno fatto fronte praticamente da soli agli attacchi dell'Isis, che ormai controlla tre delle quattro vie di accesso alla città. Nonostante tutti i proclami, l'Occidente assiste immobile a questo scempio.

E’ appena finita la campagna referendaria in Scozia. Ora, mente fredda, bisogna trarne le necessarie conclusioni. La cui prima e più importante è che questo evento rappresenta un netto punto di svolta nello sviluppo della lotta di classe in Scozia e nel resto della Gran Bretagna.

In occasione del summit della NATO in Galles è montata la retorica intorno alla crisi ucraina. Gli stessi personaggi che ci hanno speso fiumi di parole rispetto alle “armi di distruzione di massa” di Saddam, adesso denunciano a gran voce che migliaia, probabilmente decine di migliaia, di soldati russi hanno invaso l’Ucraina e chiedono un intervento immediato per contrastarli.

Il referendum per l'indipendenza ha prodotto un cambiamento epocale nel panorama politico scozzese. La campagna ha scosso l'intera società coinvolgendo anche chi non aveva mai votato prima. L'affluenza è stata un inedito 85%, più di tre milioni e mezzo di persone, una percentuale più alta di qualsiasi elezione mai tenuta nella storia del Regno Unito.

Con solo un giorno rimasto al referendum per l'indipendenza scozzese, la scorsa settimana abbiamo assistito ad un grande cambiamento nei sondaggi. Fino a poche settimane prima, la maggior parte dei sondaggi davano in vantaggio la campagna per NO con un margine del 10% circa.

In una conferenza stampa concessa lo scorso‭ ‬28‭ ‬agosto,‭ ‬il presidente Usa Barack Obama ha ammesso di‭ “‬non avere ancora una strategia per combattere i miliziani dell’Isis‭”‬.‭ ‬La confessione di Obama rivela tutto l‭’‬impasse degli Usa davanti alla nuova,‭ ‬esplosiva crisi provocata in Medio oriente dall’avanzata dell Isis,‭ ‬lo Stato islamico dell’Iraq e del levante.‭

Pubblichiamo la versione finale delle Tesi sull'Ucraina, come emendate ed approvate all'unanimità dal Congresso mondiale della Tendenza marxista internazionale.

Che il terreno fosse favorevole per la quarta edizione della nostra festa nazionale, lo si è capito fin da quando abbiamo iniziato ad alzare le strutture, una settimana prima dell’apertura.

L'omicidio di Michael Brown, un giovane disarmato, da parte della polizia ha scatenato un'ondata di proteste non solo nel sobborgo operaio di Ferguson (vicino a St. Louis), ma in diverse città degli Stati uniti.

La morte di quasi 300 uomini, donne e bambini che viaggiavano su un volo della Malaysian Airlines ha sconvolto il mondo intero. Il volo MH17 diretto da Amsterdam a Kuala Lumpur stava sorvolando la zona del conflitto quando è scomparso dai radar. A bordo c’erano 283 persone, tra cui 80 bambini, e 15 membri dell’equipaggio.

La UKIP-mania ha travolto la Gran Bretagna, o meglio la schiera dei suoi “opinionisti”. Se dovessimo formarci un’opinione basandoci solamente su quello che si sente dai media borghesi (come fanno proprio gli esponenti di questi stessi media), non saremmo in grado di pensare a nient’altro che all’inesorabile scalata dell’UKIP verso il primato elettorale.