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L’intervento militare in Mali ha impegnato la Francia in una nuova guerra imperialista. Dietro alle motivazioni ufficiali, mira a proteggere ed estendere le posizioni economiche e strategiche del capitalismo francese nella regione. Oltre alle sue risorse naturali – attuali e potenziali - il Mali, terzo produttore africano di oro, è circondato da diversi paesi dove grandi gruppi francesi come Total e Areva, hanno forti implicazioni.

I lavoratori della " VIOMIHANIKI METALLEYTIKI" (Vio.Me.) di Salonicco, una fabbrica di materiale edile, hanno preso una decisione importante per l'intero movimento operaio. Hanno riaperto nella fabbrica abbandonata che il padrone voleva chiudere, sotto il loro controllo e la loro gestione. Contemporaneamente rivolgono un appello a tutti i lavoratori del paese, per organizzarsi democraticamente e produrre in tutte le fabbriche del paese seguendo il loro esempio e per promuovere una politica sciopero generale ad oltranza!

La Coca Cola International è uno dei più famosi monopoli al mondo nel settore delle bevande. La compagnia ha ampliato la sua rete commerciale in ogni parte del mondo. La compagnia produce profitti maggiori del PIL di molti tra i cosiddetti "paesi del terzo mondo". Tuttavia, questi enormi profitti si basano sullo sfruttamento dei lavoratori. Al fine di migliorare il suo tasso di profitto, i manager della Coca Cola usano politiche antioperaie e le forze repressive dello stato per attaccare i diritti dei lavoratori.

La mattina del 6 febbraio, Chokri Belaïd, un importante leader della sinistra tunisina, è stato assassinato davanti alla sua casa a Tunisi. Migliaia di persone sono scese in piazza e hanno attaccato gli uffici del partito al governo, Ennahda, ritenuto responsabile dell'assassinio. Uno sciopero generale è stato convocato per oggi, 8 febbraio.

Il 31 gennaio il quotidiano spagnolo El Paìs ha pubblicato alcuni documenti che dimostrano come i vertici del Partito Popolare, attualmente al potere, abbiamo ricevuto pagamenti regolari e in contanti dal partito. Quei soldi erano donazioni illegali provenienti da grandi imprenditori, particolarmente del settore edilizio e della sicurezza privata.

Hollande ha deciso di mostrare i muscoli. Sulla base della “minaccia del terrorismo islamico” ha già dispiegato 1700 soldati in Mali, mentre altri ottocento sono attesi a giorni.

La grave malattia di Hugo Chavez, presidente del Venezuela dal 1998 e rieletto con la maggioranza assoluta dei voti lo scorso 7 ottobre, apre nuovi scenari per la rivoluzione bolivariana.

I risultati del voto dei militanti del Partito comunista francese sui testi d'orientamento del dibattito sottoposti al voto - quello della direzione e i tre testi alternativi - danno una netta maggioranza al primo, intitolato "è ora di riaccendere le luci".

Sabato 8 Dicembre il presidente venezuelano Chàvez ha annunciato che si sarebbe dovuto sottoporre a un altro intervento chirurgico a Cuba. Aggiungendo che “ci sono sempre dei rischi in operazioni come questa” ha spiegato che “se dovesse succedere qualcosa che mi ostacoli (nell’esercizio della carica)”, la sua scelta per un’eventuale sostituzione cadrebbe sul vicepresidente Maduro.

Il 26 novembre l'ILVA ha annunciato la chiusura immediata del siderurgico di Taranto e quindi, a breve, anche quella degli stabilimenti che ne dipendono: Novi Ligure, Racconigi, Marghera e Patrica. Stiamo parlando di 12mila posti di lavoro a rischio, che salgono a 20mila considerando anche l'indotto.

Mentre scriviamo in piazza Tahrir sono rimaste parecchie migliaia di manifestanti, dopo la grande manifestazione di martedì 27, quando nella piazza simbolo della rivoluzione egiziana si sono raccolte centinaia di migliaia di persone al grido di: “rivoluzione”, “via il governo del murshid”( la guida suprema del movimento dei Fratelli Musulmani).

L'apparato militare israeliano ha portato a termine l'ennesima esecuzione senza alcun processo. Questa volta, l'aeronautica militare israeliana ha fatto saltare in aria mediante l'uso di elicotteri da combattimento il capo militare di Hamas Ahmed Jabari, assieme ad un certo numero di civili il cui unico crimine era quello di vivere nella “prigione a cielo aperto più grande del mondo”. Perché tutto questo sta succedendo ora?

Da otto giorni continuano gli attacchi aerei dell’esercito israeliano su Gaza. I morti sono oltre 140, tra cui moltissimi civili, donne e bambini, e i feriti sono più di un migliaio. L’attacco di Israele è stato particolarmente feroce, dato che in soli sei giorni di conflitto Israele ha lanciato 1350 colpi. I morti in campo israeliano sono 4 (dati: aljazera.net).