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Oltre 150 compagni e compagne da 25 città diverse hanno affollato, dal 6 all'8 dicembre, la sala del Circolo Arci el Pueblo, di Pero (Milano) per la Conferenza nazionale di . Questo è il nome che la tendenza marxista ha deciso di darsi nel corso della Conferenza.

“A sei anni dal crollo finanziario che ha messo il mondo in ginocchio, suona nuovamente il campanello d’allarme nella torre di controllo dell’economia globale”. Affermazioni così agghiaccianti possono avere un suono familiare per i nostri lettori più assidui.

Matteo Renzi non avrebbe mai immaginato che, a soli sei mesi dalla vittoria alle elezioni europee, il suo destino fosse quello di essere contestato ai quattro angoli del paese, ovunque si presenti in pubblico.

Giovedì 30 Ottobre in Burkina Faso, paese dell’Africa occidentale, è esploso un vero e proprio movimento rivoluzionario, con decine di migliaia di persone che hanno preso d’assalto il parlamento insieme ad altri palazzi governativi, dandoli alle fiamme, saccheggiando gli uffici governativi e obbligando i politici a rifugiarsi all’estero, compreso colui che per lungo tempo ha governato il paese, Blaise Campaoré.

La campagna per il Referendum ha trasformato il panorama politico in Scozia. È stato un momento decisivo. Un terremoto la cui onda d’urto ha sconquassato l’establishment capitalista britannico. Di seguito riportiamo una dichiarazione pubblicata per la prima volta in Revolution, speciale scozzese della TMI .

Evo Morales ha stravinto le elezioni nazionali del 12 ottobre in Bolivia. Il quotidiano inglese The Guardian, un tempo testata vicina ai laburisti oggi di orientamento Liberal Democratico, ha pubblicato un articolo dal titolo “Evo Morales dimostra che il socialismo non distrugge l’economia”. Pablo Iglesias di PODEMOS e altri dirigenti internazionali dichiarano di prendere Morales a modello, per essere riuscito a “disciplinare i capitali finanziari”.

Il governo reazionario di Peña Nieto continua ad attaccare i diritti di giovani e lavoratori con le sue politiche neo-liberiste. Ad essere sotto attacco questa volta è il sistema di istruzione pubblica. Al centro degli attacchi e delle conseguenti mobilitazioni studentesche troviamo le Scuole Normali Rurali e l’Istituto Politecnico Nazionale di Città del Messico (IPN), istituzioni frutto delle lotte rivoluzionarie del popolo messicano.

Le forze dell’ISIS stanno calando sulla città assediata di Kobane sul confine turco-siriano. Migliaia di curdi terrorizzati sono fuggiti in Turchia nel tentativo disperato di recuperare approvvigionamenti e rinforzi, per trovarsi però bloccati dall’esercito turco che sta impedendo a rinforzi, armi e rifornimenti di attraversare la frontiera. Mentre il resto del mondo sta a guardare, la gente di Kobane è sotto la minaccia di un indicibile bagno di sangue.

La città curdo-siriana di Kobane sta per cadere. In queste ultime settimane i combattenti curdi hanno fatto fronte praticamente da soli agli attacchi dell'Isis, che ormai controlla tre delle quattro vie di accesso alla città. Nonostante tutti i proclami, l'Occidente assiste immobile a questo scempio.

E’ appena finita la campagna referendaria in Scozia. Ora, mente fredda, bisogna trarne le necessarie conclusioni. La cui prima e più importante è che questo evento rappresenta un netto punto di svolta nello sviluppo della lotta di classe in Scozia e nel resto della Gran Bretagna.

In occasione del summit della NATO in Galles è montata la retorica intorno alla crisi ucraina. Gli stessi personaggi che ci hanno speso fiumi di parole rispetto alle “armi di distruzione di massa” di Saddam, adesso denunciano a gran voce che migliaia, probabilmente decine di migliaia, di soldati russi hanno invaso l’Ucraina e chiedono un intervento immediato per contrastarli.

Il referendum per l'indipendenza ha prodotto un cambiamento epocale nel panorama politico scozzese. La campagna ha scosso l'intera società coinvolgendo anche chi non aveva mai votato prima. L'affluenza è stata un inedito 85%, più di tre milioni e mezzo di persone, una percentuale più alta di qualsiasi elezione mai tenuta nella storia del Regno Unito.

Con solo un giorno rimasto al referendum per l'indipendenza scozzese, la scorsa settimana abbiamo assistito ad un grande cambiamento nei sondaggi. Fino a poche settimane prima, la maggior parte dei sondaggi davano in vantaggio la campagna per NO con un margine del 10% circa.

Il compagno Riaz Lund, dirigente della sezione pakistana della Tendenza marxista internazionale e leader conosciutissimo dei lavoratori a Karachi, è stato ferito gravemente da tre colpi di pistola sparati da assassini prezzolati, due volte allo stomaco e una al petto.