Gran Bretagna: Revolution Festival 2022 – “Viviamo in tempi entusiasmanti!”

Il capitalismo britannico e il suo sistema politico sono in crisi nera. Truss ha levato le tende con la stessa velocità con cui le aveva piantate. E il suo successore, Rishi Sunak, eredita un partito impaludato in una guerra civile.

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Starmer attende al varco, pronto a offrire i suoi fedeli servigi alla classe dominante: un individuo ben più “affidabile” per il suo sistema in putrefazione e lacerato dalle crisi.

Debito e inflazione sono in aumento in tutto il mondo, mentre la guerra devasta l’Ucraina. Privi di una qualsiasi soluzione, i rappresentanti del capitalismo si disperano, ma tra milioni di lavoratori e giovani sorge una nuova alba e la lotta di classe è di nuovo all’ordine del giorno.

Dalla recente “rinascita” del movimento sindacale in Gran Bretagna agli appelli per uno sciopero generale in Francia fino ai movimenti di grande ispirazione in Sri Lanka e Iran: le masse si mobilitano in tutto il mondo.

È questo il clima di combattività, determinazione e ottimismo che ha permeato ogni istante del Revolution Festival di quest’anno, l’evento più grande e di maggior successo nella storia di Socialist Appeal, con oltre 700 attivisti giunti a Londra da tutta Europa il 21-23 ottobre per discutere di idee rivoluzionarie e dichiarare con fierezza: Marx aveva ragione!

Sulle orme dei giganti

I compagni hanno percorso grandi distanze per partecipare a #RevFest2022, dalla Scozia alla Cornovaglia. E non abbiamo avuto soltanto attivisti dalla Gran Bretagna. Il festival di quest’anno è stato davvero un evento internazionale, con la partecipazione di compagni da altri 14 paesi.

Le attività del weekend sono cominciate venerdì pomeriggio, con le passeggiate guidate dai compagni londinesi di Socialist Appeal sulle orme di Karl Marx e Vladimir Lenin.

Seguiti da un centinaio di persone, hanno fatto visita ai siti storici della capitale dove questi due giganti rivoluzionari hanno soggiornato, lavorato e fatto politica, gettando le fondamenta del movimento marxista sulle quali oggi stiamo costruendo.

Marx riposa nel cimitero di Highgate, ma l’entusiasmo e la dinamicità giovanile che hanno pervaso il weekend dimostrano dove si trova il vero monumento alle sue idee: nella carne e nelle ossa dei compagni della Tendenza Marxista Internazionale che stanno dando il loro contributo per costruire oggi le forze del marxismo.

Un mondo sull’orlo del baratro

“Viviamo in tempi entusiasmanti!”, ha affermato Alan Woods davanti a un’affollatissima assemblea di apertura, svolta alla Friends House la sera del venerdì.

Come ha spiegato Alan, la classe capitalista è stata spinta sul baratro della follia dalla crisi mondiale, come un uomo senza più il lume della ragione sull’orlo del precipizio.

La situazione è a un punto di svolta. Milioni di persone cominciano a discutere di politica, non solo nei luoghi di lavoro, ma anche nei pub e alle fermate degli autobus. È chiaro che tutta la società si sta ponendo delle domande molto profonde, man mano che i lavoratori e i giovani cercano una via d’uscita dall’impasse del capitalismo.

Altri compagni, nei loro contributi alla sessione, hanno approfondito le crisi e le lotte di classe che si stanno verificando in tutto il mondo: dall’accumulo del debito in Cina alla catastrofe energetica in Europa fino all’inflazione in Sri Lanka, e alla rabbia di classe in aumento dovunque!

Di particolare ispirazione è stata una relazione sull’insurrezione dei giovani iraniani in corso. Gli sviluppi della situazione sono talmente importanti che al programma del Rev Fest è stata aggiunta una sessione speciale in più per dare ai compagni l’opportunità di discutere nel dettaglio gli insegnamenti che ci arrivano da questi fatti.

Questi eventi burrascosi sono sintomatici della più generale radicalizzazione che sta avendo luogo in tutti i paesi. Ovunque le persone comuni, a partire dai giovani, sono alla ricerca di idee per cambiare il mondo.

Ne è un riflesso non solo la partecipazione in massa al festival di quest’anno, ma anche la nostra recente campagna #CommunismOnCampus, tanto in Gran Bretagna quanto a livello internazionale.

Teoria e azione

Tutto il weekend è stato attraversato da una evidente fame di teoria.

Vastissimi i temi affrontati dagli ottimi interventi e da vivaci discussioni, tra cui la filosofia, la scienza e la religione, la storia delle rivoluzioni russa e cinese, la crisi climatica, le criptomonete e la speculazione, il nazionalismo nero, l’arte e la cultura, e molti altri.

Le aule erano stracolme. I partecipanti – vecchi e nuovi – non si perdevano un appunto e intervenivano attivamente, assorbendo le idee e le argomentazioni.

Questa seria disposizione nei confronti della teoria si è vista anche al banchetto della Wellred Books, che ha registrato vendite per 4.300 sterline di letteratura marxista durante tutto il weekend.

Mentre la giornata di sabato volgeva al termine, Rob Sewell è intervenuto alla sessione di chiusura sulle prospettive della rivoluzione britannica.

Rob ha rilevato che gli ultimi avvenimenti – in tutto il mondo e soprattutto in Gran Bretagna – si sono succediti a una rapidità che non si vedeva da decenni. A una crisi ne segue un’altra ancora più profonda. Assistiamo a bruschi spostamenti delle coscienze. I rappresentanti politici del capitalismo vanno e vengono nel giro di giorni.

Come ha notato un compagno, a quanto pare nessun ministro conservatore riesce a sopravvivere per più di due settimane sulla copertina di Socialist Appeal!

L’elettrizzante discorso di Rob si è chiuso con una chiamata alle armi per costruire le forze del marxismo, prima che i compagni esplodessero in un tonante canto dell’Internazionale e Bandiera rossa.

Sacrificio rivoluzionario

È chiaro che fatti di enorme portata si profilano all’orizzonte. La tendenza marxista deve essere pronta.

Ci vogliono grande impegno e spirito di sacrificio. E i compagni di tutta la TMI stanno accettando la sfida.

Proprio come le discussioni della giornata avevano dimostrato l’impegno per la formazione e la teoria, la colletta economica seguita all’intervento in plenaria di Rob, con la quale si è conclusa la giornata, ha dato una prova stupefacente di quanto i compagni siano pronti al sacrificio rivoluzionario.

Introducendo la colletta, Josh Holroyd ha dato esempi della dedizione mostrata dai compagni di tutta l’internazionale. In Sri Lanka, per esempio, un paese dove manca il carburante e i blackout sono all’ordine del giorno, i compagni hanno superato ogni ostacolo per riuscire a svolgere il loro recente congresso.

E i compagni britannici hanno dato prova della stessa determinazione.

Già prima del festival avevamo raccolto £160.000 in tutto il paese nel corso della campagna per l’acquisto della nostra nuova sede, campagna per la quale molti hanno donato una settimana di salario, se non di più.

Lo stesso spirito di sacrificio è continuato durante la colletta al Rev Fest, durante la quale i compagni hanno annunciato nuovi impegni di centinaia, quando non migliaia di sterline. Così, nel giro di appena un’ora, abbiamo ricevuto nuove donazioni per £27.500.

Questo ci lascia appena £12.500 da raccogliere entro la fine dell’anno, il che significa che il nuovo ufficio è a portata di mano.

Aiutaci a fare questo importante passo, che darà salde fondamenta materiali alla costruzione della tendenza marxista in Gran Bretagna, attraverso una donazione.

Le forze del marxismo

Facendo eco alle parole di Marx, Alan Woods ha ricordato ai compagni presenti all’assemblea di apertura di venerdì che le idee, una volta che catturano la mente delle masse, possono diventare una forza materiale.

Il compito è pertanto quello di costruire una forza in grado di portare le idee del marxismo alle masse; ai lavoratori e ai giovani radicalizzati, che sono già alla ricerca di una soluzione rivoluzionaria; e agli svariati milioni di persone che saranno scosse dagli eventi delle tempeste in arrivo.

Socialist Appeal e la TMI stanno costruendo questa forza, in Gran Bretagna così come in tutto il mondo.

Il festival di quest’anno è stato un passo in quella direzione. Sabato sera, quando Rob Sewell ha chiesto “Chi è qui al Rev Fest per la prima volta?”, dal pubblico si è alzata una marea di mani.

Ciò dimostra in forma embrionale il potenziale esistente. Ma è solo l’inizio. Dobbiamo dedicarci a questa costruzione con un senso di urgenza, per essere all’altezza delle sfide e dei compiti posti dalla storia.

Pertanto ci rivolgiamo a te – a chiunque ha partecipato al #RevFest2022, a chiunque stia leggendo questo articolo: unisciti a noi! Aiutaci a costruire le forze del marxismo! Attivati, organizzati e lotta con noi per conquistare il socialismo nel corso della nostra vita!

25 ottobre 2022

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