Venezuela: uccisi tre dirigenti sindacali

Italian translation of Three trade union leaders killed in Venezuela (November 30, 2008)

Ieri è giunta la notizia dell’assassinio di tre importanti dirigenti sindacali in Venezuela. I loro compagni accusano per questi omicidi l’azienda Alpina, di proprietà colombiana, dove i lavoratori sono attualmente in lotta e dove lavoravano i tre assassinati. Si ritiene inoltre responsabile anche Didalco Bolivar, ex governatore dello stato di Aragua, appena sconfitto alle elezioni. Quest’ultimo, eletto nello schieramento bolivariano ma poi passato all’opposizione è già conosciuto per il frequente uso della polizia contro i lavoratori. La Tendenza marxista internazionale si unisce alla condanna di questi omicidi e chiede alla classe operaia del Venezuela di mantenere la propria fermezza, di organizzarsi e di continuare la lotta per il socialismo, cominciando con la partecipazione a tutte le azioni di protesta programmate in risposta a questo atto criminale.

Di seguito riproduciamo la dichiarazione a riguardo della Corrente marxista revolucionaria (Cmr) e del Fronte delle fabbriche occupate (Freteco)

La Cmr ed il Freteco condannano l’assassinio di tre attivisti sindacali ad Aragua

All’alba di oggi, Venerdì 28 novembre, siamo venuti a conoscenza dell’omicidio di Richard Gallardo, Luis Hernandez e Carlos Requena, dirigenti riconosciuti dei lavoratori nello stato di Aragua e membri dell’ Unione sindacale di sinistra (Usi). A nome della Cmr e del Freteco vogliamo esprimere tutta la nostra condanna per questi omicidi, che rappresentano un attacco contro la classe operaia di Aragua e di tutto il Venezuela. Allo stesso tempo vogliamo esprimere le nostre condoglianze alla famiglia, agli amici ed ai compagni dei sindacalisti uccisi.

Questi omicidi sono la prova che il sicariato (l’omicidio politico, ndt) costituisce una minaccia reale per il movimento rivoluzionario ed è stato anzi incoraggiato dall’impunità di cui godono i criminali controrivoluzionari che finanziano ed incoraggiano questi omicidi politici. Non c’è alcun dubbio che i progressi, seppur limitati, compiuti dalla controrivoluzione nelle elezioni regionali hanno ringalluzzito le bande fasciste, come stiamo vedendo anche in altri stati dove l’opposizione ha vinto.

Questi compagni sono le prime vittime della di questa offensiva portata avanti dalle bande controrivoluzionarie, il cui obiettivo è di decapitare il movimento sindacale ad Aragua, eliminando i suoi dirigenti principali. Tra chi beneficierà di questi omicidi ci sono i padroni,sia nello stato di Aragua che nel resto del Venezuela, contro i quali questi compagni hanno combattuto per decenni. I lavoratori di Aragua, tra i più combattivi del paese, non si lasceranno intimidire e dovranno continuare a seguire la strada dell’organizzazione e della lotta intrapresa dai compagni uccisi.

La Cmr chiede che sia gli esecutori materiali che i mandanti di questo crimine siano arrestati e processati. Rivolgiamo un appello alla classe lavoratrice affinché si organizzi a livello di ogni fabbrica e si mobiliti contro gli attacchi controrivoluzionari, attraverso la costruzione di comitati di autodifesa, in modo da impedire alla destra ed al padronato di assassinare altri lavoratori in Venezuela. Allo stesso tempo è più importante che mai organizzare l’occupazione e l’esproprio della fabbriche da parte dei lavoratori e porre fine alla proprietà privata dei mezzi di produzione in Venezuela. Il migliore omaggio che possiamo tributare a questi compagni è quello di continuare la lotta per la vittoria della rivoluzione socialista, a cui hanno dedicato tutta la loro vita.

Source: Giù le mani dal Venezuela