Manifesto Internazionale: A difesa dell'istruzione pubblica e contro i piani di privatizzazione

Italian translation of Manifiesto Internacional: En defensa de la enseñanza pública y contra los planes de privatización (November 23, 2008)

A difesa dell'istruzione pubblica e contro i piani di privatizzazione

Che la crisi la paghi chi ne è responsabile, i capitalisti

Operai e studenti uniti nella lotta per il socialismo

  1. Il sistema capitalista risente di una crisi dalle proporzioni storiche. La recessione economica si estende a macchia d'olio in tutto il pianeta, colpendo tutti i paesi, tutti i continenti e minacciando il presente e il futuro di milioni di famiglie di lavoratori. Fino ad ora, tutte le decisioni adottate dai governi, indipendentemente dal loro schieramento, hanno avuto un solo beneficiario: le grandi banche, i grandi monopoli e i grandi speculatori, cioè i responsabili stessi del caos economico e della crisi che stiamo attraversando. In poche settimane sono stati approvati programmi di aiuto per destinare miliardi di euro alle grandi banche, distruggendo contemporaneamente milioni di posti di lavoro e portando avanti provvedimenti per la privatizzazione dei servizi pubblici essenziali quali la sanità e l'istruzione.

  2. I firmatari di questo manifesto, organizzazioni rivoluzionarie degli studenti, considerano che il responsabile di questa ecatombe ha un nome e un cognome: è il sistema capitalista, un sistema basato sulla proprietà privata dei mezzi di produzione, il cui motore è la lotta per il massimo profitto. Tutte le decisioni adottate per uscire dalla crisi hanno mostrato che la cosiddetta "democrazia" capitalista non è altro che la dittatura del capitale finanziario e dei monopoli. Una manciata di grandi capitalisti in tutto il mondo, che nessuno ha eletto, che nessuno ha votato, governa il destino dell'umanità. Questa oligarchia di intoccabili concentra un patrimonio equivalente ai redditi dei due terzi della popolazione mondiale ed è responsabile della precarizzazione generale che colpisce i giovani lavoratori, della distruzione generalizzata dell'occupazione, degli attacchi contro gli investimenti pubblici per l'istruzione, la sanità e l'indennità di disoccupazione, nonché della barbarie che condanna milioni di persone in interi continenti. Per salvaguardare i loro sacrosanti profitti, queste poche grandi banche e multinazionali non si pongono alcun limite: non esitano a organizzare una speculazione alimentare oscena e criminale o a scatenare guerre imperialiste che causano la morte di milioni di persone innocenti.

  3. La crisi del capitalismo, tuttavia, presenta anche un altro aspetto. In tutto il mondo stiamo osservando una profonda cambiamento della coscienza dei milioni di oppressi che farà tremare le fondamenta del sistema. Milioni di lavoratori, di giovani, di contadini si stanno domandando in questo preciso momento che senso ha mantenere in vita questo sistema decrepito. La profondità di questa crisi, che tutti paragonano al crack del 1929, sarà causa di effetti politici proporzionali a quelli di allora: un'autentica esplosione della lotta di classe in tutto il mondo. E in questi avvenimenti straordinari, la lotta studentesca sta già occupando il suo posto nell'avanguardia della lotta. In Italia, Spagna, Germania, Francia, Grecia, Cile, Messico, El Salvador, Marocco... i giovani studenti stanno conducendo una dura battaglia a difesa della istruzione pubblica, laica, democratica e scientifica, dei loro diritti democratici e di un futuro che valga la pena vivere.

  4. I problemi degli studenti sono tuttavia comuni a quelli di tutta la società. Come organizzazioni rivoluzionarie degli studenti pensiamo che la nostra lotta sia parte di una lotta più ampia, la lotta che la classe lavoratrice porta avanti per difendere i propri posti di lavoro e i propri salari, per garantire un presente decente per le proprie famiglie e un futuro dignitoso per tutti. La causa all'origine della chiusura delle imprese, della delocalizzazione, delle privatizzazioni, dei tagli ai salari è la stessa che privatizza l'istruzione o la sanità, che organizza la repressione contro i lavoratori e i giovani che lottano. È la crisi del capitalismo e la necessità della classe dominante di sottrarre ai lavoratori la maggior parte di plusvalore possibile per mantenere inalterato il proprio tasso di guadagno. La causa degli studenti è pertanto la stessa causa della classe lavoratrice e, se è così, abbiamo bisogno di unire le nostre forze in un fronte comune di classe per combattere gli attacchi dei capitalisti e le conseguenze della loro crisi.

  5. La lotta per difendere l'occupazione, i salari, i servizi pubblici, i diritti democratici... oggi minacciati dalla crisi del capitale, richiede di avere un programma rivoluzionario e socialista. All'interno del sistema capitalista non c'è soluzione per i problemi dei lavoratori e dei giovani. Tutti coloro che difendono un capitalismo dal volto umano, regolamentato e controllato, in fondo non affrontano il punto principale: in quali mani sta la ricchezza prodotta dalla classe operaia mondiale con il suo lavoro, chi la controlla e a quale scopo. La crisi del capitalismo è un vero e proprio incubo ed è assolutamente non necessaria. Non c'è giustificazione per la distruzione massiccia di forze produttive, di fabbriche e posti di lavoro quando più di un miliardo di uomini, donne e bambini lottano quotidianamente per la sopravvivenza, in preda alla miseria, denutrizione, violenza imperialista, prostituzione e analfabetismo.

  6. Oggi più che mai è necessario organizzare la maggioranza dei giovani di tutto il mondo e la classe lavoratrice sotto la bandiera della rivoluzione socialista, sotto le idee di Marx, Engels, Lenin, Trotsky e Rosa Luxemburg che si sono dimostrate corrette. Sì, c'è una soluzione per questa crisi, ma non è quella del capitalismo dal volto umano, meglio gestito e più "etico". L'alternativa è la lotta organizzata della classe lavoratrice e dei giovani, di tutti gli oppressi, fino a ottenere l'espropriazione dei banchieri, dei grandi monopoli, dei latifondisti e porre la ricchezza del mondo sotto il controllo della maggioranza della società. Questa è l'unica alternativa realista, l'espropriazione degli espropriatori, la costruzione delle basi di un'economia mondiale pianificata e socialista, dove la lotta per il massimo profitto, la proprietà privata dei mezzi di produzione e lo stato nazionale finiscano nella discarica della storia. In queste condizioni sarebbe completamente possibile garantire la piena occupazione, il diritto a un alloggio, a una sanità e a un'istruzione pubblica di qualità e, naturalmente, alla vera democrazia, la democrazia operaia. Sì, esiste un'alternativa per utilizzare tutta la meravigliosa creatività di cui è capace il genere umano e questa alternativa si chiama SOCIALISMO MONDIALE.

  7. Noi che sottoscriviamo questo manifesto lanciamo un appello a tutti gli studenti del mondo, a tutte le organizzazioni studentesche che lottano contro il capitalismo, affinché uniamo i nostri sforzi e facciamo fronte unico per lottare contro la privatizzazione dell'istruzione pubblica, per difendere i posti di lavoro e i salari. Ci impegniamo, inoltre, a coordinare i nostri sforzi di mobilitazione e a difenderci da qualsiasi attacco repressivo contro le nostre organizzazioni e contro l'intero movimento studentesco.

Le organizzazioni firmatarie:

Bloque Popular Juvenil (BPJ), El Salvador

Comitato in difesa della Scuola Pubblica-Coordinamento Studentesco Universitario
(CSP-CSU), Italia

Comité de Lucha de Estudiantes del Politécnico-Comité Estudiantil en Defensa de la Educación Pública (CLEP-CEDEP), Méssico

Juventude Revolução, Brasil

Sindicato de Estudiantes, Spagna

Approvato al XIV Congresso del Sindacato degli Studenti,
Madrid, 23  novembre  2008.

Source: FalceMartello