Alcuni anni fa, venne resa pubblica una conversazione tra un comandante delle Guardie rivoluzionarie e un gruppo di miliziani Basiji, che discutevano del Movimento Verde che aveva scosso l’Iran nel 2009. In quella conversazione il comandante disse qualcosa del tipo “questi ragazzi [riferendosi alle persone del Movimento Verde] sono solo dei ragazzi simpatici dei quartieri alti, non c’è nulla di cui aver paura, ma quando scenderanno in piazza i diseredati delle aree povere e indigenti, è allora che dovremo avere paura”. Bene, quel giorno è arrivato.