Gran Bretagna: dopo il congresso laburista, cosa succede ora?

Il congresso laburista di quest’anno [che si è tenuto a Brighton] si è concluso con una vittoria della destra. La sinistra deve imparare dalle lezioni che vengono dall’ascesa e dalla caduta del movimento di Corbyn. L’unica via da seguire è quella di costruire le forze del marxismo. Unisciti a noi in questo compito vitale.

[Source]

Il congresso del Partito Laburista si è concluso. Possiamo probabilmente considerarlo un momento decisivo per il partito. La destra del Labour è chiaramente soddisfatta del risultato. La sinistra, intanto, pur guadagnando qualche voto, è decisamente in ritirata. Per molti versi questa conferenza segna la fine del Corbynismo.

Il leader laburista Keir Starmer, insieme all’ala destra del partito, è arrivato al congresso con un obiettivo: introdurre dei cambiamenti allo statuto per impedire che la sinistra possa mai più riprendere il controllo del partito.

Gli anni di Corbyn sono stati uno shock per la classe dominante e i suoi agenti della destra laburista. Per loro è un’esperienza che non si deve ripetere.

L’ala destra ha lavorato nei cinque anni durante la leadership di Corbyn per distruggerlo. Questa quinta colonna all’interno dei laburisti ha deliberatamente usato l’antisemitismo come arma per attaccare e mettere a tacere la sinistra, e infine per sospendere Jeremy Corbyn. È stata una vera e propria cospirazione per riprendere nelle loro mani il Partito Laburista, per conto delle grandi imprese.

Passando velocemente al presente, il governo Tory sta affrontando una crisi acuta, con le pompe di benzina a secco in tutto il paese e le compagnie energetiche sono in grande difficoltà. Ma per “Sir” Keir Starmer, occuparsi di questa situazione terribile è meno importante che perseguire la sua controrivoluzione all’interno del partito.

Dietro questa controrivoluzione c’è la classe dominante e le grandi imprese. Starmer è semplicemente un burattino dell’establishment ed è più desideroso che mai di eseguire i loro ordini.

Ciò è stato debitamente dimostrato dal recente saggio di 12.000 parole del leader laburista, in cui ossequia le grandi imprese. “Le aziende sono una forza positiva nella società, forniscono lavoro, prosperità e ricchezza”, afferma Starmer.

Significativamente, il documento menziona la parola “aziende” 29 volte, ma non menziona le parole “socialismo”, “socialista”, “nazionalizzazione” o “proprietà pubblica” nemmeno una volta.

Fermare la sinistra

Alla recente conferenza laburista, il compito controrivoluzionario di Starmer è stato ampiamente completato, con l’aiuto dei leader sindacali di destra.

Sebbene sia stato costretto a ritirarsi sulla proposta del collegio elettorale (nella quale il gruppo parlamentare avrebbe avuto maggiore peso nelle decisioni, ndt), gli altri cambiamenti proposti da lui sono serviti allo stesso scopo: fermare la sinistra.

Questi cambiamenti includevano: l’innalzamento della soglia dal 10% dei parlamentari laburisti al 20% per le nomine dei futuri candidati alla leadership; abolizione dello status di membri registrati e l’introduzione un periodo minimo di sei mesi prima che i nuovi membri del partito possano votare.

Tutti questi cambiamenti sono stati progettati per mantenere il partito nelle mani della destra. I parlamentari “non fornirebbero il loro voto” mai più per consentire l’elezione di un esponente della sinistra del partito. Lord Mandelson ha espressamente affermato che le modifiche alle regole sono state progettate per “impedire un altro Corbyn”.

Questa era la priorità di Starmer. Quando gli è stato chiesto esplicitamente se voleva l’unità o vincere le elezioni, ha detto che vuole vincere le elezioni. Non ha alcun interesse per l’unità, nonostante le sue promesse passate. Significa anche che la guerra contro la sinistra continuerà, con l’obiettivo di demoralizzare gli attivisti di base e cacciarli.

Ritorno al blairismo

Il motivo della vittoria della destra laburista al congresso è stato l’utilizzo delle sospensioni degli iscritti su larga scala, i brogli diffusi e l'”autoesclusione” di membri e delegati. La democrazia del partito è stata distrutta dagli uomini dell’apparato di Starmer e del suo fedele segretario generale, David Evans. Già circa 150.000 membri del partito sono stati espulsi o si sono dimessi disgustati.

L’intenzione di Starmer è ripristinare il blairismo. “È entrato al congresso annuale dei laburisti determinato a distruggere l’eredità del suo predecessore”, ha scritto il Financial Times con grande soddisfazione. “La posizione pro-business di Starmer, l’enfasi sul rigore rispetto alle politiche di bilancio e l’abbraccio al patriottismo ricordano Tony Blair”.

“Ora abbiamo di nuovo il controllo”, ha detto un membro del governo ombra, “e sì, ci si sente bene”. Questo riassume accuratamente la gioia fra le fila dell’ala destra del partito.

Starmer non ha potuto nascondere il suo giubilo quando quando ha potuto accogliere di nuovo nel partito Louise Ellman, una ex deputata laburista di destra, che si era dimessa come parte dell’attacco contro Corbyn. Senza dubbio, questo sarà l’inizio del ritorno di un branco di traditori di destra che avevano sabotato il partito sotto Corbyn.

Il ritorno di questi elegantoni attratti dal profumo del carrierismo è stato evidente anche a Brighton. Questa gentaglia crescerà di numero negli anni a venire, dato che sperano di avere dei vantaggi per la propria carriera.

In completo dissenso, il sindacato dei panificatori ha preso la decisione di disaffiliarsi dal partito dopo più di 100 anni di appartenenza laburista, a seguito dei tentativi di espellere il suo presidente.

Sabotaggio e pacificazione

A luglio, l’ala destra ha messo al bando il Socialist Appeal (la sezione britannica della Tendenza marxista internazionale) e altri tre gruppi. Ma questo è solo l’inizio. Ora anche altri verranno espulsi, incluso Momentum.

Il compito della destra non è semplicemente quello di cacciare Corbyn, a cui non sarà mai più permesso di candidarsi come deputato laburista, ma di distruggere tutti i residui del Corbynismo.

Ciò significherà mettere al bando Momentum, nonostante questo movimento speri di evitare il provvedimento tendo un basso profilo. Purtroppo si sbagliano.

Francamente, questo approccio rivela l’intero fallimento della sinistra. Hanno evitato la battaglia contro la destra. Avevano il potere di trasformare completamente il partito laburista sotto Corbyn, invece hanno preferito “l’unità” con la destra in una cosiddetta “ampia coalizione”.

Mentre i traditori di destra sabotavano apertamente il partito, comprese le campagne elettorali nazionali dei laburisti, la sinistra cercava in ogni occasione di rappacificarsi con loro.

Quando nel 2016 l’ala destra che stava trincerata nel Partito Laburista Parlamentare (PLP) ha votato la sfiducia a Corbyn, la sinistra avrebbe dovuto chiedere che la rielezione di tutti questi parlamentari fosse discussa in tutte le sezioni locali dagli iscritti. Ma questo non è stato fatto.

Nel 2018, quando al congresso laburista è stata sollevata la questione della selezione aperta (riselezione obbligatoria) dei parlamentari, la leadership di Corbyn si è opposta con veemenza a questa proposta, a causa delle preoccupazioni che ciò avrebbe portato a una spaccatura nel PLP. Erano disperati, volevano mantenere “l’unità”. Nel frattempo, l’ala destra li stava pugnalando alle spalle.

Quando l’ala destra gli ha schiffeggiati, i leader di sinistra hanno semplicenente porto l’altra guiancia. È stato doloroso vedere come la destra l’abbia fatta franca.

È stata questa incapacità di agire con decisione contro il sabotaggio della destra – e di consentire agli iscritti di scegliere democraticamente i propri parlamentari – che ha segnato il destino di Corbyn. È stato questo fallimento che ha portato al caos in cui ci troviamo oggi, con i blairiani di nuovo in sella.

Questo può sembrare duro, ma è la verità.

Guerra civile

A differenza della sinistra, l’ala destra è andata coraggiosamente all’offensiva. Hanno reso assolutamente chiaro che non sono interessati all’unità. Al contrario, stanno conducendo una guerra civile generalizzata contro i membri della sinistra, con l’obiettivo di cacciarli. Diciamo solo questo: è un peccato che la sinistra non abbia agito con lo stesso coraggio quando ne ha avuto la possibilità!

Nonostante tutto, anche alla vigilia del congresso laburista di quest’anno, la sinistra aveva paura di sfidare Starmer a testa alta. Sono rimasti in silenzio quando il Socialist Appeal e gli altri sono stati messi al bando. Non abbiamo sentito una parola dal Socialist Campaign Group (SCG) o Momentum.

Piuttosto che una campagna audace contro l’intera leadership del partito, hanno invece concentrato la loro attenzione sul rifiuto a eleggere David Evans, il nuovo segretario generale. Invece di condurre una campagna per arrivare a un voto di sfiducia a Starmer, Momentum ha rifiutato, dicendo che erano per una cosa “a lungo termine”. Non hanno assolutamente capito la natura della controrivoluzione portata avanti dalla destra, il cui scopo è distruggere la sinistra.

Quando Starmer ha avanzato la sua proposta del collegio elettorale per dare più potere al gruppo parlamentare, i leader di Momentum lo hanno avvertito che facendolo avrebbe “segnato l’inizio di una guerra civile nel partito”. Questo in un momento in cui una guerra civile infuria già da oltre 18 mesi!

Questa debolezza ha semplicemente incoraggiato l’ala destra. Come sappiamo, la debolezza invita all’aggressione. Ma anche adesso la sinistra minimizza la gravità della situazione.

È vero che, sebbene questa settimana l’ala destra abbia ottenuto una vittoria a Brighton, è stata una vittoria piuttosto risicata. La destra è stata sconfitta su una serie di risoluzioni politiche, incluse questioni come la Palestina, il salario minimo di 15 sterline, il Green New Deal e alcune questioni internazionali. Tali risoluzioni, tuttavia, sono solo parole sulla carta, poiché la firezione semplicemente le ignorerà.

Aria fritta

Ora la destra sfrutterà questo successo. Si rendono conto di quanto sia debole la sinistra e intensificheranno la loro epurazione contro i socialisti nel partito. L’apparato è già pronto per accelerare la caccia alle streghe.

Questi attacchi non faranno che aumentare la demoralizzazione generale nel partito. Decine di migliaia di iscritti strapperanno semplicemente la tessera e se ne andranno disgustati. Anche alcuni delegati al congresso hanno affermato di essere sul punto di lasciare il partito.

Viene chiesto loro di restare e combattere, ma dov’è la lotta? Il voto al congresso del sindacato dei panificatori per dissaffiliarsi dal partito laburista riassume lo stato d’animo degli attivisti in questo momento.

La riunione di minoranza del Tribune di lunedì sera ha esemplificato la difficile situazione della sinistra laburista.

L’incontro, con una partecipazione di un paio di centinaia di persone, ha visto interventi di una serie di figure di spicco del movimento di Corbyn. Era evidente che ogni oratore non credeva a quello che diceva. Tutti hanno giurato fedeltà alle politiche di sinistra del passato, con discorsi molto radicali. Ma non c’era una strategia per una vera reazione.

Ad esempio, ci sono stati molti applausi per “Andy” (Andy McDonald), che si era dimesso dal governo ombra ad inizio giornata. Ma a che scopo? Nessuno degli oratori ha offerto alcun modo per andare avanti, in quanto non hanno piani o prospettive. Per essere chiari, erano solo aria fritta.

L’ultimo sussulto

È stata la stessa storia al raduno del Socialist Campaign Group di martedì sera, ospitato dal festival di Momentum, The World Transformed, che includeva sul palco una schiera di parlamentari laburisti di sinistra.

Laddove si accennava a una qualche sorta di orientamento futuro, questo – incredibilmente – era la necessità di lottare per l’unità del partito! Nel mezzo di una guerra civile, la sinistra chiede l’unità con la destra!

Naturalmente, hanno supplicato che Corbyn venga riammesso. Ma era solo una supplica, sanno che verrà completamente ignorata. Hanno supplicato la direzione di combattere i Tories, di fare il proprio dovere come laburisti, che è come chiedere al diavolo di convertirsi al cristianesimo.

Non c’era assolutamente alcuna consapevolezza che quelli della destra non siano i “compagni” di partito ma gli agenti del capitalismo. Hanno sempre detto che il partito non avrebbe vinto le elezioni generali se fosse stato diviso. Alla destra non interessa però vincere le elezioni, ma eliminare la sinistra dal partito.

Alcuni hanno affermato che gli attacchi alla sinistra erano “ingiusti”, altri che avevamo bisogno di “costruire l’adesione al partito”, il che è surreale visto che a decine di migliaia se ne stanno andando.

Un oratore ha citato Harold Wilson (laburista, due volte primo ministro negli anni Sessanta e Settanta), dicendo che la sinistra deve diventare una “crociata morale”, che è un riflesso del vicolo cieco in cui si trova il riformismo di sinistra. Con questa prospettiva, la sinistra verrà completamente schiacciata.

Questa riunione non era tanto un consiglio di guerra quanto la necessità di stare tutti assieme per farsi coraggio. In realtà, è stato l’ultimo sussulto del corbynismo rimasto in uno stato di declino terminale.

Intensificazione degli attacchi

Credere che la sinistra possa semplicemente andare avanti come al solito è il colmo dell’ingenuità. Dopo il congresso, l’ala destra intensificherà i propri attacchi e rivolgerà la propria attenzione per sbarazzarsi dei restanti parlamentari di sinistra, a cominciare da Corbyn. Hanno già sottoposto a misure speciali le sezioni laburiste di Liverpool.

Ci saranno degli incontri con tutti i parlamentari e i consiglieri comunali per vedere se sono rappresentanti idonei, sotto la nuova gestione. Quelli ritenuti “non idonei” verranno rimossi senza tante cerimonie.

A Londra, ad esempio, c’è già stato un colloquio con Pamela Fitzpatrick – consigliere laburista di sinistra ed ex candidata al parlamento – e le è stato detto che non è “adatta” a fare il consigliere. Anche lei è minacciata di espulsione.

Questo è solo l’inizio. Come ha scritto il Financial Times: “Con tutto il rispetto per Starmer, questo è solo un buon inizio. “Ci sono molte altre battaglie dato che il Labour deve allineare i suoi valori a quelli dei suoi elettori e concentrarsi sulle conseguenze di difficili scelte sul bilancio dello Stato“.

Lotta di classe

Ubriaca di successo, la destra pensa di avere tutto in pugno. Ma sfortunatamente per loro si sbagliano. Le modifiche allo statuto non aboliranno la lotta di classe o la crescente rabbia nella società.

Non sono gli anni ’50, e nemmeno gli anni ’90, quando c’era una ripresa mondiale e un boom del capitalismo, che avevano fornito all’ala destra una base materiale.

A quei tempi, erano in grado di offrire alcune concessioni operando sulla base dello sviluppo del capitalismo. Oggi la situazione mondiale è radicalmente diversa. C’è una crisi profonda e non ci sono basi per riforme durature, ma solo controriforme.

Questi apostoli del capitalismo sono arrrivati a controllare il partito laburista in un momento in cui il capitalismo è profondamente impopolare. Un sondaggio di Survation a Brighton ha mostrato che il 69% dei potenziali elettori laburisti concorda sul fatto che “l’economia è truccata contro la gente comune”, mentre il 74% vuole una maggiore proprietà pubblica dei beni. Non c’è mai stata una maggiore ostilità nei confronti delle grandi imprese e del loro sistema.

L’ala destra laburista diventerà sempre più impopolare man mano che i lavoratori si allontaneranno dal partito e guarderanno ai sindacati per combattere per i loro interessi. Possiamo già vedere un inverno di scontento incombere nei prossimi mesi.

I lavoratori non staranno a guardare dopo aver sacrificato così tanto durante la pandemia con i loro livelli di vita che si sono abbassati. Ciò significherà un’intensificazione della lotta di classe. Anche la classe dominante teme un ritorno alla situazione di conflitto degli anni Settanta.

Una cosa è certa, non sarà tutto come al solito. La lotta rivolterà da capo a piedi i sindacati. Ci sarà un’enorme pressione sui dirigenti affinché mantengano le loro promesse. Gli spostamenti a sinistra in Unite e Unison sono i primi tremori, un’indicazione dei grandi terremoti che devono ancora arrivare.

Ciò porterà a un’enorme radicalizzazione, soprattutto tra i giovani. Ad un certo punto, data la mancanza di un’alternativa, questo si ripercuoterà sul Partito Laburista. Per quanto cambino gli statuti, non basteranno per fermare la lotta di classe.

Si apriranno inevitabilmente spaccature e divisioni. La posizione della destra sarà completamente in discussione. Non è da escludere che Starmer possa essere sostituito da un altro esponente della destra.

Come avvertì Sir Robert Walpole, il primo Primo ministro britannico: “Oggi suonano le campane, domani si torceranno le mani”.

Le forze del marxismo

È quindi fondamentale non nascondere la testa, ma imparare la lezione del fallimento della sinistra laburista. Nelle parole del filosofo George Santayana: “Coloro che non imparano dalla storia sono condannati a ripeterla”.

Questo è soprattutto un fallimento del riformismo di sinistra. Invocando l'”unità”, la sinistra laburista si accoda all’ala destra. Ma la destra, a sua volta, si accoda alla classe dominante.

La sinistra non è riuscita a combattere e spazzare via la destra. Questa debolezza è una debolezza politica. Non credono veramente nel socialismo o nel cambiamento rivoluzionario, nonostante occasionalmente ne parlino. Cercano di riformare il capitalismo, per realizzare un capitalismo più bello e gentile, senza guerre e cattivi datori di lavoro. Questo è un sogno irrealizzabile e nient’altro.

Ciò che serve è una forte tendenza marxista, per fornire una strategia sincera e audace per sconfiggere la destra. Solo le forze del marxismo possono fornire la spina dorsale necessaria per la sinistra.

Non ci possono essere compromessi con il capitalismo e i suoi agenti di destra. Non vogliamo applicare un pannicello caldo al capitalismo. Siamo per un cambiamento rivoluzionario nella società, per l’abolizione delle classi.

Data la profonda crisi del capitalismo, la più profonda della storia, questa è l’unica strada da percorrere per la classe operaia in Gran Bretagna e a livello internazionale. Il marxismo è più attuale che mai. Chiediamo quindi ai lavoratori e ai giovani di unirsi a noi nella lotta per il socialismo.

Join us

If you want more information about joining the IMT, fill in this form. We will get back to you as soon as possible.